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HAI TROPPA MERDA
Un libro di auto-aiuto di Chris Thomas
DEFINENDO LA MERDA
Le famose parole di William Morris «non avere nessuna cosa in casa tua che non sai che sia utile, o credi che sia bella».
Ebbene, la merda è praticamente tutto il resto.
MERDA, INCONTRA IL VENTILATORE
Suppongo, visto che stai leggendo questo, che vivi nel mondo occidentale. Quindi, è più che probabile che possiedi un sacco di merda. Penso, che gran parte di questa merda è male per te, me e tutti gli altri sul pianeta.
Questo è un libro breve. La maggior parte dei libri di auto-aiuto come questo, cercheranno delicatamente di illuminarti verso un’esistenza meno materialistica; promettendo di non giudicarti e di mostrarti un modo di vita più pulito e meno ingombrante. Beh, fanculo questo. Ti giudicherò. La tua vita è piena di merda della quale non hai bisogno o che non usi. Partiamo.
UN ELENCO DI COSE DELLE QUALI PROBABILMENTE NON HAI BISOGNO
Penne gratuite, tappeti per il mouse e tazze; la tua scorta nascosta dei menu take-away; quei sacchetti regalo scintillanti per il vino che mantieni nel caso vorrai portare a qualcun un po’ di vino; la tua busta piena di sacchetti di plastica; il giocattolo da ufficio, che per sempre siede seducente sulla tua scrivania; un mucchio di riviste delle iscrizioni del passato, che ormai assomigliano più al tronco di un albero; l’auto con telecomando, che qualcuno ti ha comprato per Natale, per dimostrare che hai ancora un lato infantile; la tua pletora di elettronica di novità; regali di Natale indesiderati, appesi in giro da troppo tempo; la tua collezione dei CD (il CD è la terra di nessuno di archivi musicali); scatole piene di fotografie che, per essere onesti, non guarderai mai più; poster arrotolati nascosti alla vista; lo strumento musicale appoggiato contro il muro che non suoni mai; tascabili del cazzo; tutti i libri che non intendi di leggere nuovamente; scarpe da ginnastica consumate; tutti i vestiti che hai difficilmente indossato; router a banda larga scartati; gizmo obsoleti che continuano a giacere nel caso varranno qualcosa un giorno; caricabatterie e cavi per i gizmo obsoleti che tieni in giro, sempre se nel caso varranno qualcosa; l’auto parcheggiata nel garage tutto il giorno; materiali per il fai da te, acquistati per un progetto non finito diversi anni fa; praticamente qualsiasi cosa sia immagazzinata in una scatola di cartone o in un contenitore di scomparti…
E così via.
PERCHÉ TU?
A livello personale, avere un sacco di merda è un problema quando devi spendere molto tempo a preoccupartene di tutto questo. Questa non è una condizione desiderabile. Per un secondo, immagina se vale davvero la pena di vivere le ore trascorse a pulire le tue cose, trovando la migliore cura per loro, preoccupandosi che potrebbero essere danneggiate o rubate - è un sacco di tua energia che se ne va in cose che non importano davvero. Se qualcosa ti causa più stress di quello che vale, sbarazzatene.
Quando hai meno cose, crei più spazio - e lo spazio è una cosa sempre più preziosa in questo mondo sempre più ingombrante. È possibile godere dell’assenza di cose. Extra spazio per muoversi, respirare, far girare i gatti e tutto il resto. Lo spazio è una cosa, non ti resta che vederlo.
Avrai notato che ho creato un paio di paragrafi sul liberare più tempo e spazio. Beh, quando arrivi ad esso, il tempo e lo spazio sono tutto quello che hai.
Allora che diavolo ci fai con questo spazio? Beh, quando si è meno gravati dai beni, puoi spendere più della tua vita a vivere le cose: andando in luoghi nuovi, educarsi, esercitarsi, incontrare persone, mangiare del buon cibo, bere delle buone bevande, trovare amore. Ci si sentirà più leggeri e più liberi; diventa più facile viaggiare e muoversi senza avere tante possessioni da trainare.
Senza tutte queste cose per distrarti, si è costretti a cercare un po’ più in profondità per scoprire che cazzo vorresti fare con la tua vita. A volte, questo ti lascia fissare in un abisso.
La tua merda non riempirà l’abisso, si limiterà a oscurarlo.
AL PASSO CON I JONESES
È il tagliente team di avidità e invidia, che spinge sulla concorrenza materiale della vita di chi ce l’ha più lungo. Spendiamo la nostra vita confrontando noi stessi con gli altri, desiderando il bue del nostro vicino - ed entrando in un sacco di debiti per comprare un bue più grande e più brillante del loro. Tutti in cerca di una vita impossibile dove si ha la più grande e più brillante collezione di buoi, mogli, servi e asini ed è tutto perfetto.
Gran parte di alimentazione per questo, viene dal mondo del marketing e della pubblicità. La pubblicità impregna oggetti con i nostri sogni e dà loro l’aspetto della vita. Questi oggetti non sono vivi. Sono cose. Solo cose. Solo grumi inerti di materia senza sangue o organi o pensieri o sentimenti.
La pubblicità preda sulle nostre paure. È intonacata su ogni superficie disponibile e grida e grida e rende difficile pensare chiaramente. Sfrutta le nostre più profonde ansietà per convincerci che dobbiamo comprare qualcosa per renderci felici, che questo prodotto o che è la soluzione magica ai nostri problemi.
Non esiste una cosa come la magia.
MADRE NATURA, INCONTRA IL TUO CREATORE
Gli archeologi del futuro si troveranno a scavare un mucchio di spazzatura scartata, raccogliendo montagne di DVD e vasetti di yogurt e chiedendo: «chi saranno stati questi idioti?»
La quantità di cose che consumiamo come specie è folle. È imprescindibile pensare alla quantità di energia che entra nella produzione di schifezze inutili su base giornaliera. Il caso ambientale è degno di un intero altro libro, ma lo metterò in modo semplice: le risorse limitate della terra sono, beh, limitate – e se continueremo a consumare al nostro tasso attuale, non ci vorrà molto prima che siano finite.
Dato questo, è facile sentire poca o nessuna speranza per il futuro dell’umanità. È normale. Probabilmente è la risposta corretta. Ma comincia a pensare ai modi in cui potresti migliorare il tuo impatto personale sulla terra e diventa più facile immaginare che anche altri potrebbero farlo.
Pensa alla quantità di roba che va nella fabbricazione e nell’uso di uno dei tuoi beni durante la sua vita. Confrontala con alcune alternative. Una bicicletta di 10-20 chili di vari metalli leggeri, gomme e così via, è un modo molto più efficace per trasportare un solo essere umano, al posto di 1½ tonnellate di acciaio, alluminio, vetro, cuoio e migliaia di galloni di carburante.
Ora, sono il primo ad ammettere che i tuoi sforzi individuali ecologici faranno poco per fermare la tempesta di merda che si sta avvicinando con il riscaldamento globale. Puoi riciclare le bottiglie di Coca-Cola o rinunciare ai sacchetti di plastica per tutta la tua vita, senza mettere nient’altro che la più piccola tacca sulla sua superficie. Ma quando queste inondazioni arriveranno, almeno avrai meno cose che ti trascineranno nell’acqua marrone e torbida.
VIVERE IN UN MONDO MATERIALE
Non fraintendetemi. Non ti propongo di vendere tutti i tuoi beni e di lasciare, per sempre, vagando nel deserto in nient’altro che un panno di lino. Molte cose sono veramente buone. Per trovare valore reale nelle cose materiali, è utile scoprire un profondo apprezzamento delle cose che usi ogni giorno.
Le cose quotidiane sono le cose che usi di più, quindi sono le cose nelle quali vale la pena investire veramente. Avere scarpe resistenti, sedie comode, coltelli e forchette che non si piegano o ruggiano. Avere un computer che non si blocchi o perderà il tuo lavoro. Investi nei tuoi hobby. Qualunque cosa per la quale stessi spendendo la maggior parte del tuo tempo, possiedi cose che aiutino a renderla meglio, sempre.
Le cose quotidiane sono facili da giudicare nella qualità, in termini di regolari usi, di quanto tempo durano e di quanto aiutino il tuo godimento della vita. Le cose che segnano tutte queste caselle sono cose buone. Tienile e prenditene cura.
Non tutte le nostre cose possono essere giudicate dalla loro utilità: opere d’arte, oggetti decorativi, ricordi e souvenir… È più difficile da esaminare oggettivamente queste cose, perché hanno un senso di giudizio molto più soffice e soggettivo. Ci associamo i ricordi e ne attribuiamo sentimentalità. Le usiamo per agghindare l’ambiente circostante e comunicare la nostra individualità ad altri.
Una scatola di foto che scavi ogni due anni - vale davvero la pena di averla, almeno in forma fisica? O è solo una stampella emotiva della quale non hai più bisogno?
Non sentirti male a gettare via qualcosa di brutto, rotto o inutile, anche se hai una certa quantità di valore sentimentale collegata. Il dolore non durerà. La nonna ti perdonerà. Di tutte le volte che hai buttato via qualcosa, quante volte si è veramente tornati ad arrabbiarsi?
ORA SAI CHE HAI TROPPA MERDA, ECCO COME SBARAZZARTENE
Spero che ti ho dato i mezzi per separare il grano dalla merda e l’impeto di andare a inviare i tuoi beni più banali in un posto migliore. Ci sono diversi modi per lasciare qualcosa che non ti serve. Eccoli:
1. Dai la tua merda alle persone che ne hanno più bisogno.
Persone con meno di te. Beneficenze che hanno bisogno del denaro. Scuole. Biblioteche. Persone che hanno bisogno di materiali per sperimentare o fare cose. Fai questo su base regolare - ogni trimestre o giù di lì. Abbraccia il processo. Rivedi costantemente quello che hai intorno. C’è davvero bisogno che stia lì? Nel tempo, diventerà più soddisfacente sbarazzarsi di cose che di acquistare qualcosa di nuovo.
2. Vendi la tua merda alle persone che ne hanno più bisogno.
Come sopra, con un tocco in meno di altruismo.
3. Condividi la tua merda.
Potresti possedere alcune cose (strumenti, veicoli o abiti per esempio) che possono essere utilizzati da più persone. L’esempio classico è il trapano elettrico, che, si dice, viene utilizzato solo per 10 minuti circa, in media, per tutta la durata della sua vita. Dai queste cose agli amici, ai colleghi e ai vicini per massimizzare la loro utilità. Dai fiducia alle persone a prendersi cura delle tue cose, e in cambio, si fideranno di te a prendersi cura delle loro.
4. Digitalizza la tua merda.
Collezioni di libri, CD o registrazioni, pile di documenti e riviste - ci sono molte cose che possono ora essere conservate immaterialmente. Scansiona e registra con la massima qualità possibile, e poi liberatene.
5. Sistema la tua merda.
Se ci si sente costretti a gettare via qualcosa di cui si ha bisogno, vedi se può essere salvato. È un fatto triste, che la maggior parte delle cose che acquistiamo oggi non sono costruite per durare nel tempo. È più economico acquistare un sostituto che riparare quello che hai già. Questo è un ciclo profondamente distruttivo. Se vale la pena tenere una cosa, fai la tua missione di ripararla e tenerla più a lungo possibile.
6. Distruggi la tua merda, cercando di non sminchiare nel processo gli altri pezzi dell’universo.
Questo è il più difficile. In questo tentativo, diventerai acutamente consapevole di quanto fosse poco preparata la tua merda per la vita del «dopo-vita». La maggior parte delle cose che butti, sono apparentemente destinate a rimanere in discarica per migliaia di anni, raccogliendo la polvere della Terra. Naturalmente, ricicla dove si può. Si potrebbe rimanere sorpresi di quante cose si possono riciclare - le pile, le cartucce d’inchiostro della stampante, il vetro, alcune plastiche e un sacco di altre cose. Ma il resto della merda, roba inutile che finisci di avere inevitabilmente - meglio se te ne liberi dalla tua vita.
7. E, infine, se hai ottenuto qualcosa da questa lettura, ti prego di mettere in pratica quanto segue, ogni giorno della tua vita, da questo punto in poi fino alla morte:
PRIMA DI TUTTO, NON COMPRARE LA MERDA.
GRAZIE
Grazie per aver letto questo libro. Spero che non pensassi fosse merda.
Se lo hai fatto, fai riferimento alla sezione precedente.
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Scritto da Christopher Thomas
This work is licensed under a Creative Commons
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